Il Maestro Djwhal Khul è chiamato anche il Tibetano in quanto la sua ultima incarnazione avvenne in Tibet. Qui presiedeva un numeroso gruppo di monaci a quali impartiva insegnamenti esoterici. La sua missione consiste nell’operare con i guaritori e la sua presenza, per molti invisibile, è di rilevante aiuto per tutti coloro che nel mondo si adoperarono per la ricerca di nuovi metodi e soluzioni per alleviare le sofferenze dell’umanità. In sintonia con la sua missione, collabora anche con gruppi di Deva Guaritori per sconfiggere i mali che affliggono il genere umano. Il Tibetano è l’ultimo degli Adepti ad aver ricevuto la quinta iniziazione (nel 1875) ed il corpo in cui si manifesta è ancora quello di allora.
Quando nel 1945 il Maestro Tibetano trasmise ad Alice Bailey la Grande Invocazione, la considerava destinata ad una divulgazione massiccia, quindi a diventare una preghiera invocativa a livello mondiale. In questo periodo di apertura interreligiosa è più che mai necessario renderla accessibile a tutti. Il Maestro Djwhal Khul amava dire: “Nel passato i segreti si trasmettevano da bocca ad orecchio nelle cantine oscure, oggi vanno gridati dall’alto dei grattacieli”.
(Tratto dal libro La Grande Invocazione: storia, uso e significato di Giuseppe Bufalo. Editrice Italica, 2015).
Caratteristiche della stampa: Cartoncino 350 grammi.
A scelta: plastificato lucido oppure opaco da indicare nelle note dell’ordine.
Misura: A4 (21 cm x 29,7 cm).
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